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FORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE

riquadro sensibilizzazione

“Educare al mondo”


I progetti di educazione alla mondialità promossi da OIKOS Onlus hanno l’obiettivo di ampliare il programma scolastico ministeriale, dalle elementari alle superiori utilizzando modalità pedagogiche interattive e partecipative. Dai diritti umani alla democrazia partecipativa, dalla globalizzazione alla risoluzione dei conflitti gli argomenti per creare coscienza critica e responsabile nei giovani e negli insegnati.

GREENER AND HAPPIER: WORKING TOGETHER FOR OUR GLOBAL VILLAGE

immafine greenerandhappier

Descrizione
  Il progetto ‘Greener and Happier’ mira a promuovere nei ragazzi la consapevolezza che la costruzione della felicità passa innanzitutto attraverso uno stile di vita sobrio e a incoraggiare la responsabilità individuale che restituisca il giusto valore ad una relazione autentica con le persone, ad un legame rispettoso con l’ambiente e il territorio e a un rapporto più libero e distaccato nei confronti delle cose/consumi.
I ragazzi selezionati su base motivazionale partendo da un workshop sulla gestione dei conflitti interiorizzeranno la possibilità di costruire relazioni più autentiche con gli altri e con l’ambiente circostante attraverso la consapevolezza che la felicità si costruisce con stili di vita autentici e rispettosi dei diritti delle persone e dell’ambiente circostante. Con laboratori artistici mirati verrà lasciata ai partecipanti la possibilità di dare spazio alle proprie emozioni e sentimenti. A concludere le giornate della settimana di workshop saranno testimonianze di persone che operano nel campo del volontariato sia a livello locale che europeo che internazionale.
Il progetto prevede inoltre altri due incontri durante l’anno scolastico nelle città di provenienza dei ragazzi dove verranno riprese le tematiche proposte durante la settimana residenziale e i partecipanti avranno l’occasione di visitare realtà locali che operano nel settore del volontariato e della sostenibilità ambientale.
Tramite la partecipazione ad eventi riguardanti gli stili di vita e la biodiversità, nonché la partecipazione ad assemblee di istituto i ragazzi avranno l’occasione di diffondere la propria esperienza sia alla società civile che a studenti di altre scuole.
Obiettivi
E’ concetto ormai noto che la felicità ed il benessere delle persone non si possono misurare solo con la crescita economica ma è necessario tenere conto anche di altri parametri quali la qualità delle relazioni, la sostenibilità ambientale e stili di vita più sani.
Il progetto ‘ Greener and Happier’ coinvolge studenti delle classi 3 e 4 superiori in dibattiti e confronti e in particolare si propone di:
• Introdurre i giovani ai temi della non violenza e della risoluzione dei conflitti con lo scopo di migliorare la qualità delle relazioni e quindi il livello di felicità
• Far cogliere l’importanza della sostenibilità ambientale e della biodiversità quale fondamento per una armoniosa integrazione tra dimensione naturale e attività produttive umane
• Promuovere una cultura di appartenenza sia al contesto regionale che europeo presentando le realtà che in FVG offrono possibilità di impegnarsi in attività di volontariato sia localmente che a livello europeo
• Avvicinare i ragazzi alle ricchezze artistiche locali e creare produzioni che esprimano quanto interiorizzato sul miglioramento degli stili di vita

Risultati attesi
• Interiorizzazione di un diverso concetto di felicità basato su relazioni umane sincere, rispetto per l’ambiente e stili di vita più sobri
• Conoscenza delle realtà che a livello regionale offrono opportunità di volontariato
• Apprendimento di nuove tecniche artistiche
• Richiesta da parte dei giovani di impegnarsi in attività di volontariato
• Promozione dell’esperienza maturata attraverso l’esposizione dei lavori svolti durante i laboratori

Maggiori informazioni

Partecipanti: 25 ragazzi tra i 16 e i 19 anni provenienti dal Liceo France Preseren di Trieste e ISIS Malignani di Udine.

Periodo di realizzazione: Giugno 2015 – Giugno 2016

Finanziamento: progetto a titolarità del Liceo Preseren presentato su bando regionale ‘Iniziative in ambito regionale a favore dei giovani’.

T.H.A.N.K.S! (TOGHETER HANDS-ON AND KEY FOR SELFEMPOWERMENT)
immagine thanks
Descrizione

Il progetto T.H.A.N.K.S! (togheter hands-on and key for selfempowerment) è stato presentato in riferimento al bando sulla cittadinanza attiva (risultato 3° su 40 in graduatoria regionale con una valutazione di 95/100), e mira a promuovere tra i giovani e le scuole del territorio i vantaggi e le opportunità presenti, per lo studio e per il lavoro, in tutta l’Unione Europea.
Proposto dall’Associazione Comunicatecivi con Aspic FVG, OIKOS e Associazione Trasformazioni cofinanziato dal Comune di Cividale, il progetto gode anche della collaborazione con il Comune di San Pietro al Natisone, il Convitto Nazionale Paolo Diacono ed il Civiform. Laboratori sulle social skills (capacità sociali), servizi di consulenza e sportelli riguardo al servizio di volontariato europeo (S.V.E.), attività di formazione e informazione sulle tipologie di finanziamento europeo, peer education (educazione tra pari), sono solo alcune delle occasioni riservate ai partecipanti della progettualità annuale. Giovani, studio, lavoro ed Unione Europea sono anche i concetti chiave che hanno portato all’inserimento del Centro Giovani Cividale di via Carraria n°93, nella Rete Eurodesk la rete ufficiale del programma europeo Erasmus+ per l’informazione sui programmi e le iniziative promosse dalle istituzioni comunitarie in favore dei giovani.
Obiettivo del progetto è la creazione di un’identità europea che permetta a questi giovani cittadini di mettersi in gioco e confrontarsi per la promozione della cultura, del cambiamento e della progettazione del benessere. L’idea progettuale si articola attorno a tre percorsi orientati a sviluppare le competenze necessarie a formare un cittadino responsabile, consapevole delle opportunità offerte dai finanziamenti Europei e libero di muoversi sul territorio europeo vivendo esperienze stimolanti e formative.
Il piano di lavoro prevede dieci azioni che iniziano proprio con la presentazione della proposta progettuale, a cui seguiranno quattro azioni di progettazione, promozione, comunicazione e selezione dei gruppi che parteciperanno alle attività previste:
– un laboratorio esperienziale rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado, attività che mireranno al rafforzamento delle competenze sociali e relazionali,
– attività di consulenza/sportello per il servizio volontario europeo,
– attività di formazione e informazione in merito alle tipologie di finanziamento europeo,
– laboratori che permetteranno il confronto e la condivisione di obiettivi e progetti comuni,
– meeting dedicati, infodays.

T.H.A.N.K.S. – togherter hands on and key for self empowerment – una proposta nuova, una chiave di lettura per vivere in maniera più profonda la dimensione di cittadino europeo.

ALIMENTARE LA PACE: CENA ISRAELO -PALESTINESE
Descrizione

Al di là delle parole, nel cibo si scoprono relazioni antiche e nuove, soluzioni possibili, da mangiare insieme, per farle diventare parte di noi e di quello che faremo, Oikos propone una cena in cui due cuochi d’eccezione, uno israeliano e l’altro palestinese, proporranno il cibo di casa loro.

Il cibo è parte fondamentale di tutte le culture, i piatti tradizionali aiutano sempre a comporre l’identità culturale di un popolo. Proprio per questa ragione è interessante notare e raccontare come le pietanze si sono lasciate trasformare nella storia, come si sono evolute per essere ciò che riconosciamo oggi come piatto tipico. Si fa presto a scoprire in questo modo, che magari gli ingredienti principali provengono da un paese lontano, che occorrono spezie che hanno viaggiato a lungo per arrivare sulle nostre tavole, o anche che quel piatto è la variante di uno simile in una cultura culinaria diversa, vicina, lontana.

Alimentare la pace è una serata dedicata al cibo di casa dei nostri amici Priel e Nour, Israele e Palestina, la Terra Santa.

Troppo spesso , come avviene nei conflitti che affliggono quei paesi, si cerca di definire l’identità con i contorni talmente chiari e robusti, che rischiano di soffocarla. Ecco che il loro stesso cibo, oltre ad alimentare di sostanze, potrebbe insegnare una lezione – quella dell’apertura verso l’altro. Ogni cultura resta viva solo grazie alle sue relazioni verso l’esterno. Questa è la speranza e l’augurio per la loro terra.

Il programma della serata prevede un aperitivo analcolico con una breve presentazione, un momento centrale di convivialità attorno alla cena durante la quale si approfondiranno le curiosità degli invitati, ed infine dessert e caffè.

Il cibo, gli ingredienti comuni, i sapori e il profumo delle spezie, non possono smentire le relazioni (quelle sì) ataviche, affinità e differenze.
Sapori e profumi che si ricorderanno a lungo.

EDUCAZIONE ALLA MONDIALITÀ
foto educaz mondialità
Descrizione
Il progetto di educazione alla mondialità promosso da Oikos Onlus ha l’obiettivo di affrontare tematiche di grande attualità integrando e ampliando il programma scolastico tradizionale.
Durante i vari moduli, a seconda delle tematiche trattate, verranno utilizzate diverse metodologie formative per la trasmissione dei contenuti.
Si prevedono: presentazioni frontali con supporto di slides illustrative, realizzazione di giochi di ruolo
all’interno delle classi, visione di video (film o brevi filmati) e successiva discussione collettiva. Presentazione di dati e statistiche, visita di siti di riferimento su Internet, lettura guidata di alcuni testi, storie di vita e saggi.
I progetti di educazione alla mondialità promossi da Oikos Onlus durante l’anno 2014-2015 hanno trattato temi quali i diritti dei bambini (con un approfondimento alla situazione dei bambini in Congo), la cittadinanza attiva, la globalizzazione, pace e non violenza.
ALTRI MODELLI POSSIBILI
immagine altri modelli
Descrizione

Altri modelli possibili è una proposta seminariale che trova il suo ordine di motivazioni nella convinzione che diversi principi che regolano l’economia e che vengono spesso assunti come assiomi da cui partire per costruire modelli di sviluppo e di gestione della cosa pubblica e di regolamentazione dei mercati possano essere messi in discussione e incontrare forme di crescita – o decrescita – alternative. La crescita economica a tutti i costi è una variabile imprescindibile? La democrazia rappresentativa è davvero l’unico male minore possibile? Le risorse, per essere sfruttate al meglio, è giusto ed equo che seguano prassi di privatizzazione e di generazione di profitto? Esiste solo il PIL come indicatore attendibile per misurare lo stato di salute di un’economia e il livello di benessere di una comunità? Il livello di benessere di una comunità coincide per forza con la sua capacità di generare ricchezza o sono altri i parametri da considerare?
A fronte di tali quesiti negli ultimi anni stanno nascendo nuove correnti di pensiero che portano a trovare altri punti di vista, altre soluzioni, altri paradossi e presupposti da cui partire per poter elaborare modelli di convivenza migliori, maggiore equità e qualità della vita, maggiore benessere. Ecco che la tutela dei beni comuni, un razionale sfruttamento delle risorse naturali, un orientamento alle fonti energetiche alternative come anche la messa in discussione dell’attuale modello di sviluppo divengono temi di grande attualità. La gestione dell’economia e dei mercati è sempre correlata alle politiche di governance, di cui il finanziamento e gli orientamenti sono sempre più soggetti alle dinamiche dei mercati e alle dinamiche di lobby generando grossi problemi di empasse politico-eocnomica connesse proprio alla commistione di intereressi pubblici e privati. Ecco che la stessa democrazia rappresentativa non è più ad oggi l’unica forma di democrazia possibile, si fanno avanti infatti forme di partecipazione organizzata che vengono sperimentate in un numero sempre maggiore di comunità. Gli sconvolgimenti climatici di questi tempi, il continuo proliferare di forme di attivismo dal basso, le grandi disuguaglianze presenti sia a livello di classi sociali che a livello globale sono tutte variabili che portano a pensare a nuove forme di regolamentazione dei mercati, di gestione delle risorse naturali e di governance della cosa pubblica. La nascita dell’università dei Beni Comuni, la strutturazione delle teorie della decrescita, in modo particolare come paradosso provocatorio e 2 contraddittorio del pensiero unico, l’esigenza di sperimentare forme alternative di energia e la crescente diffusione di forme di democrazia partecipativa costituiscono a tutti gli effetti la scoperta di nuovi orizzonti politici e socio-economici che meritano di essere indagati e discussi.

Obiettivi formativi

Obiettivo del percorso formativo è quello di trasmettere ai discenti, studenti dell’Università e ad alcuni loro docenti, nuovi modelli di riferimento per l’economia, per la regolazione dei mercati, per la tutela dell’ambiente e per la gestione dei processi di governance. Verranno presentati modelli per certi versi in antitesi con quelli comunemente diffusi e talvolta connotati da una forte vocazione provocatoria, pur sempre finalizzati alla riflessione e alla riconsiderazione delle certezze che i saperi consolidati portano ad assumere sempre più in modalità assiomatica.
I tre focus tematici su cui si intenderà fare luce sono:
1 – il concetto di decrescita applicato all’economia, alla tutela dell’ambiente e al recupero della dimensione relazionale della vita di ognuno
2 – il concetto di tutela dei beni comuni, intesi come diritti imprescindibili ed inalienabili della vita di ognuno.

3 – il concetto di democrazia partecipativa: l’evoluzione del significato di “democrazia” disegna nuovi scenari di gestione della cosa pubblica.

Programma

03/12/07 – Come far crescere una cultura dei beni comuni.
Relatore: Rosario Lembo – Economista; Direttore dell’Università del Bene Comune.

7/02/08 – Le contraddizioni dell’attuale sistema economico e proposte di nuovi indicatori e principi su cui basare la programmazione delle politiche. La cultura dei beni comuni.
Relatore: Riccardo Petrella – Economista; promotore del Manifesto del Contratto Mondiale dell’Acqua e fondatore dell’Università del Bene Comune.

21/02/08 – Proposta per un modello non economico basato sulla decrescita.
Relatore: Serge Latouche – Presidente dell’associazione «La ligne d’horizon» e professore di Scienze economiche all’Università di Paris XI e all’Institut d’études du devoloppement économique et social (IEDS) di Parigi.

28/03/08 – Città e partecipazione.
Relatore: Giovanni Allegretti – Ricercatore presso l’Università di Coimbra, Portogallo

04/04/08 – Il paradosso della democrazia: libertà e responsabilità verso le generazioni future.
Relatore: Marco Deriu – Docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi
all’Università di Parma

18/04/08 – Un altro modo di esportare la democrazia
Relatore: Maria Cristina Costanzo – Vicesindaco di Grottammare (Marche)

Titolarità del progetto
Il progetto verrà realizzato a titolarità dell’Università degli Studi di Udine in collaborazione con le seguenti associazioni:
– Rete Radie Resch di Udine
– Oikos fvg – Organization for International Kooperation and Solidarity – www.oikos.fvg.it
– E-Labora – Reti di ContaminAzioni Socio Economiche – www.e-labora.info
– Associazione per la città ecosolidale – Associazione “Scuola friulana della decrescita”
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