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Al via il progetto INFRA contro la radicalizzazione in carcere

Settembre 25, 2020

Tra i numerosi progetti a cui si dedica Oikos, c’è anche INFRA che ha preso concretamente avvio mercoledì 16 settembre. Finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia attraverso un bando pubblico, mira alla prevenzione e al contrasto della radicalizzazione nelle carceri grazie alla formazione e alla sinergia tra le diverse istituzioni e realtà associative del territorio. 

Tre in tal senso i percorsi formativi che saranno realizzati, rivolti alle forze dell’ordine, al personale amministrativo delle istituzioni carcerarie e scolastiche, al personale educativo del carcere e ai volontari, ma anche agli operatori delle associazioni che si occupano di accoglienza. Ci saranno poi laboratori di cittadinanza che saranno realizzati all’interno delle carceri di Udine, Pordenone e Trieste e altri percorsi formativi dedicati agli studenti di due scuole del territorio, incentrati sui temi dell’inclusione e della prevenzione della devianza. 

Il progetto prevede anche la visita del carcere da parte di studenti maggiorenni, ma anche, per abbattere i pregiudizi, di luoghi positivi frequentati e gestiti da cittadini migranti. Le limitazione dovute alla pandemia ci mettono un po’ i bastoni tra le ruote, ma ci stiamo attrezzando, i primi step del percorso formativo dedicato ai direttori e al personale amministrativo delle carceri della regione si sono infatti tenuti virtualmente sulla piattaforma zoom.

Amplissima la rete dei soggetti partner: Enaip FVG, Arsap, Centro Solidarietà Giovani, Associazione Icaro, Comunità di San Martino al Campo (Trieste), il Liceo Caterina Percoto, il Liceo Giovanni Marinelli, i CPIA di Udine, Pordenone e Trieste, il Centro Islamico Misericordia e Solidarietà di Udine e l’Associazione Comunità e Carcere di Pordenone. L’iniziativa inoltre gode del patrocinio dell’Università degli studi di Udine.

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Filed Under: Infra, News, Relazioni sul territorio FVG Tagged With: carcere, formazione, radicalizzazione

Conoscenza in Festa: 29 e 30 giugno a Udine

Giugno 28, 2017

Conoscenza in Festa è la rassegna di eventi organizzata dall’Università di Udine per ragionare sulla cultura e i cambiamenti della società contemporanea. Gli appuntamenti si terranno dal 29 giugno al 1° luglio in molti luoghi della città. Il tema di questa terza edizione è Education for All (E4A) e l’obiettivo è contribuire ad attivare politiche che rendano il sapere un patrimonio universale, accessibile a tutti.

Quest’anno siamo felici di partecipare e portare il nostro contributo. Ospiti in Arrivo, il Circolo ARCI Misskappa e Oikos Onlus,  infatti, organizzano per giovedì 29 e venerdì 30 giugno una serie di incontri che rientrano in Saperi migranti, Via della Narrazione, tappa del festival che si svolgerà in via Cavour, crocevia di storie e riflessioni sulle narrazioni migranti.

Il programma

giovedì 29 giugno 2017
dalle 19 alle 21

  • Ornella Lupi, della Cooperativa Damatrà, presenta un video sulle migrazioni.
  • Ospiti in Arrivo presenta il video Dalla Safau alla Refugee public school.
  • la giornalista Anna Piuzzi dialoga con Angela Lovat, una delle fondatrici di Ospiti in Arrivo, appena rientrata da una esperienza nei campi profughi greci.
  • saranno mostrate le fotografie che ritraggono i profughi in stazione nel 2015 e nel 2016, assieme al video Ragazzo che balla.
  • Dalla nascita di Ospiti in Arrivo all’esperienza con il Circolo ARCI Misskappa. la Refugee Public School, il magazzino e il circolo come luogo di aggregazione e “rifugio”.
  • Gafahar, ospite della associazione Nuovi Cittadini, racconterà pubblicamente la sua storia di richiedente asilo.
  • Dalla accoglienza spontanea alla accoglienza strutturata. Oikos Onlus descrive il proprio operato come CAS (Centri Accoglienza Straordinaria): l’ingresso nel settore dell’accoglienza, i costi, i benefici sul territorio, i riflessi positivi sugli ospiti accolti.
  • con un video sarà presentata una realizzazione artistica prodotta da studenti del liceo artistico Sello assieme agli ospiti di Oikos Onlus.

A moderare gli interventi sarà Anna Piuzzi, con domande agli attori di Ospiti in Arrivo, Circolo ARCI Misskappa e Oikos Onlus. E nel corso della serata, si potrà domandare il proprio ritratto a un artista afghano o sedersi a chiacchierare con due ragazzi ospiti di Oikos Onlus, disponibili a raccontare la loro storia a chi lo vorrà.

venerdì 30 giugno 2017
dalle 17 alle 19

L’evento si ripeterà venerdì 30: sarà di nuovo possibile ascoltare i relatori e vedere la proiezione di video e fotografie.

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Filed Under: Accoglienza richiedenti asilo, News, Relazioni sul territorio FVG

Feudo dei Gelsi e Oikos: un’alleanza di…vino (e non solo)

Aprile 13, 2017

Lo scorso ottobre abbiamo avuto il piacere di conoscere Andrea Rizzo, titolare dell’azienda vinicola “Feudo dei Gelsi” di Nimis, grazie alla nostra vulcanica e intraprendente associata Morena.

Sin dal primo contatto, avvenuto lo scorso autunno, è sorta una naturale e reciproca entusiasta intesa ed è così che Oikos e Feudo dei Gelsi si sono accordati per l’etichettatura di 300 bottiglie di Cabernet Sauvignon del 2007.

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Andrea, nel suo sito, lo descrive così: “Dal colore rosso rubino intenso tendente al violaceo, presenta un caratteristico profumo erbaceo, intenso e penetrante che con l’invecchiamento scompare per lasciare posto all’eterea gamma di sfumature dei grandi vini rossi; al palato si presenta selvatico, di gusto pieno e sapore asciutto, giustamente tannico, con un buon corpo, equilibrato e persistente”.

Grazie alle elargizioni liberali ottenute attraverso queste bottiglie Oikos si impegna a finanziare il progetto Dupla Paz, in Colombia.

La nostra gratitudine va ad Andrea che, attraverso questa collaborazione ha dimostrato una non comune apertura verso il mondo della cooperazione, destinando una cospicua parte del ricavato dalla vendita (da parte sua) delle bottiglie “Oikos-Feudo dei Gelsi”.

Ma.. chi è Andrea? Troviamo una sua biografia a pagina 82 del prezioso volume “Guida al vino critico: storie di vignaioli artigiani in Italia”, pubblicato lo scorso ottobre dalle edizioni Altreconomia:

“Andrea Rizzo non è friulano, ma veneto. […] Studente di agraria, impegnato nel sociale, decide di trasferirsi sulle colline sopra Nimis alla vigilia della partenza per un periodo di volontariato in Africa con una ONG. Da studente universitario Andrea aveva trascorso un periodo a Montpellier, nell’ambito di un progetto Erasmus, e lì aveva visto i francesi fare il vino.

Alla vigilia della partenza per l’Africa passa qualche giorno, da solo, in questo podere in mezzo al bosco e pianta la tenda sotto i due gelsi centenari. “”Ho trascorso quelle giornate in assoluta tranquillità, senza avere mai paura, nonostante fossi da solo e mi sono innamorato di questo posto. Ne è seguita la decisione di rischiare un’avventura: acquistare il fondo, avviare un’attività agricola, vivere e interpretare un luogo che lo aveva colpito così profondamente””. […]

Andrea torna in Francia e chiede di poter stare ancora un pò a lavorare come operaio in cantina per poter apprendere il più possibile: l’enologo della cantina gli trasmette quello che sa e da allora diventa il suo valido consigliere. E così nasce il Feudo dei Gelsi. Una vecchia casa che viene completamente rifatta seguendo le regole della bioarchitettura. Due gelsi meravigliosi che fanno da sentinelle, una strada sterrata  che si inerpica in mezzo al bosco. E le vigne. Dal 2002, anno in cui Andrea si è trasferito qui, Feudo dei Gelsi si è popolato rapidamente. Ora Andrea non è più solo in questa avventura. Ha una compagna e tre figlie [ndr. deliziose] […]

Andrea ha sempre prodotto i suoi vini in modo naturale, senza bisogno di certificazione. Da un anno ha attivato la procedura per la certificazione biologica per favorire la commercializzazione dei suoi vini. […]

E infine il luogo che lo rende più orgoglioso: un piccolo locale per la degustazione e una sala per la conservazione delle bottiglie. “”Ho scavato sotto la superficie 9 metri e ho costruito una cantina come fanno in Francia””. […] Si arriva nella meravigliosa cantina sotterranea che ospita le barrique per l’affinamento. Qui le fermentazioni sono spontanee, lenti gli affinamenti e bassissimo l’impiego di solforosa” […]

Il risultato sono tre vini di grande struttura, da vitigni emblematici del territorio: [ndr. Cabernet Sauvignon Venezia Giulia IGT, Refosco dal Peduncolo Rosso  Riserva, Friuli Colli Orientali DOC, Ramandolo DOCG]

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[…] Si può parlare per ore con Andrea, e si comprende che la sua è davvero una scelta di vita e la convivialità un tratto essenziale del suo lavoro”.

Andrea a Vinitaly

I valori di Oikos si rispecchiano nell’anima del Feudo dei Gelsi e ci auguriamo che tutti voi possiate apprezzare e sostenere questa sincera e profonda collaborazione.

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