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«Cosa CONTA nei processi di inclusione?»: appuntamento il 6 maggio

Maggio 2, 2022

Facciamo il punto: è tempo di tirare le somme e condividere il percorso di due importanti progetti, ancora una volta nel segno dell’innovazione sociale. Vi diamo quindi appuntamento venerdì 6 maggio alle 9.30 nella sede dell’Enaip a Pasian di Prato con il seminario «Cosa CONTA nei processi di inclusione?», evento promosso da Oikos Onlus per presentare gli strumenti messi a punto nell’ambito dei progetti INSPIRE e CONTA.

Nella prima sessione «Innovare la comunicazione e la didattica per includere» verranno presentati alcuni strumenti e metodologie sperimentate nel corso del progetto FAMI INSPIRE (Innovazione SPerImentazione IntegRazionE), nato per adottare, con minori e adulti stranieri presenti in FVG e con maggiori fragilità e difficoltà di apprendimento, metodologie didattiche innovative volte a rendere ancora più efficace il percorso di alfabetizzazione, l’apprendimento della lingua italiana e l’acquisizione delle competenze civiche e sociali fondamentali per favorire l’integrazione socio-culturale sul territorio regionale. 

Interverranno:

> Andrea Musi, video-maker, su «Anatomia di un video: come raccontare una storia per renderla strumento di apprendimento»;
> Matteo Molinaro, operatore dell’accoglienza e docente di italiano L2 OIKOS Onlus, su «La scuola di pensiero del metodo VAM»;
> Maria Grazia Lamparelli, psicologa psicoterapeuta HATTIVALAB, su «L’approccio dell’Accelerated Learning nell’apprendimento».

Il progetto avviato nel 2019 è cofinanziato dalla Unione Europea nell’ambito del “Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 (Fami)” e vede come capofila il Civiform, insieme a una rete di nove soggetti partner: Fondazione Opera Sacra Famiglia, IRSSeS, Casa dell’Immacolata, Hattivalab, Slovenski Dijaski Dom Srecko Kosovel, Ires Fvg, Ics, Itaca e Oikos.

Nella seconda sessione «Innovare le pratiche di accoglienza per includere» – verranno invece approfondite le tematiche trattate dal progetto CONTA (COndivisione di Temi e strategie per il contrasto alla rAdicalizzazione), finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito del Bando immigrazione 2021, con l’obiettivo di prevenire possibili episodi di radicalizzazione grazie a iniziative di scambio, formazione e sensibilizzazione realizzate in diversi contesti di intervento, come la formazione per adulti, l’istruzione, la formazione professionale, nonché l’ambito socio-assistenziale e penitenziario. 

Interverranno:

> Manuela Pontoni, psicologa psicoterapeuta, su «Vissuti traumatici e ricadute psicologiche. Alcuni elementi da non trascurare nel lavoro con minori e adulti stranieri, il lavoro con Oikos onlus»;

> Silvana Cremaschi, neuropsichiatra infantile, su «Quale integrazione socio-sanitaria per una buona presa in carico dei giovani»;

> Giovanni Tonutti, Presidente di OIKOS Onlus, su «Come prevenire la devianza con la formazione,􏰨􏰜􏰬􏰭􏰢􏰜􏰥􏰠􏰞 􏰮􏰥la sensibilizzazione e l’accoglienza».

Per iscriversi all’evento è sufficiente compilare la seguente form online: https://forms.gle/5Mf4fbCBa6EMMxWs5 

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Filed Under: Accoglienza richiedenti asilo, News

In missione dal Friuli alla Colombia per l’avvio di «Economias nuevas»

Marzo 26, 2022

Si rinnova e si rinsalda nel segno della cooperazione internazionale il legame tra il Friuli Venezia Giulia e il Nariño, uno dei 32 dipartimenti della Colombia. Partirà infatti da Udine, lunedì 28 marzo, una delegazione di Oikos onlus che nel Paese sudamericano – in particolare nella città di Samaniego – darà avvio a «Economias nuevas», progetto finanziato dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia nell’ambito della Programmazione 2019-2023 della legge regionale 19/2000. 

Un rapporto quello tra l’ong udinese e la Colombia che affonda le radici nel 2015: risale, infatti, a quell’anno il primo progetto di cooperazione internazionale realizzato al fianco dell’Isais, Instituto Sur Alexander Von Humboldt (sempre grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia). Ne seguirono altri, tutti caratterizzati dalla centralità dell’ascolto delle popolazioni locali, dallo sviluppo sostenibile delle comunità e dal sostegno ai diritti umani e alla parità di genere.

In tale solco si innesta oggi «Economias nuevas» che, nell’arco di due anni, si pone l’obiettivo di favorire lo sviluppo di competenze e strutture per la crescita di aziende familiari nei settori dell’agricoltura e della produzione energetica. Tali aziende opereranno seguendo i principi di agroecologia, in armonia con l’ambiente naturale circostante anche grazie alla riconversione energetica. In primo luogo, le attività saranno destinate a donne, giovani e comunità indigene della sub regione di Abades nel dipartimento del Nariňo. 

Uno spazio dedicato a Giulio Regeni, Mario Paciolla e Alessandro De Vita

Di particolare rilevanze nell’ambito delle progettualità realizzate negli anni a Samaniego, è stata la costruzione dell’«Espacio educativo para la paz y el buen vivir», un luogo divenuto punto di riferimento per la comunità locale, in particolare per donne e giovani: qui si fa formazione e si favorisce la consapevolezza sui diritti umani, ma soprattutto si coltiva una cultura della pace. Nel corso della missione uno dei saloni polifunzionali della struttura sarà intitolato a Giulio Regeni e Mario Paciolla. Un’altra area sarà invece dedicata ad Alessandro De Vita, fisico dell’Università di Trieste e al King’s Kollege di Londra, amico e socio di Oikos, prematuramente scomparso in un incidente nell’ottobre del 2018.

Le attività in Friuli

Come sempre i progetti non sono “a senso unico”, ma hanno delle azioni che riguardano anche la nostra regione, in primo luogo la sensibilizzazione della cittadinanza sui temi della Cooperazione allo Sviluppo. Non solo. Cinque ragazzi residenti in Friuli Venezia Giulia, grazie alla partnership con i Comuni di San Daniele del Friuli e Pradamano, avranno la possibilità di vivere l’esperienza di un mese di volontariato nell’ambito del progetto, misurarsi quindi in prima persona con la Cooperazione allo sviluppo. Un’esperienza arricchente e straordinaria che consente di guardare al mondo con occhi nuovi. Nei prossimi giorni seguiranno ulteriori notizie e approfondimenti.

L’attenzione dei media nazionali

Il progetto per il suo valore ha attirato l’interesse di diversi media nazionali, tra questi «Radio Bullets» – testata indipendente nota per i suoi reportage da diversi teatri di guerra, come l’Afghanistan – che ha deciso di inviare al seguito della missione di Oikos, la giornalista esperta di America Latina, Valentina Barile. Insieme alla delegazione partiranno anche  il fotografo Stefano Stranges e il film maker friulano, Andrea Musi. 

Sarà possibile restare costantemente informati circa la missione seguendo i profili Facebook e Instagram di Oikos onlus.

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Filed Under: Colombia, News, Sud America Tagged With: Colombia, Colombia Samaniego, Economias nuevas, Harold Montufar

È nata «Villa Carrà»: la casa rifugio per persone LGBTQIA+ vittime di discriminazione e violenza

Marzo 23, 2022

Uno spazio dove trovare riparo e accoglienza, ma anche in cui poter ricostruire e far ripartire la propria vita in piena autonomia. Un luogo indispensabile – a lungo sognato e fortemente voluto – che mancava e che invece ora è diventato preziosa realtà concreta. È questo e molto altro ancora Villa Carrà, casa rifugio per persone LGBTQIA+ vittime di violenza e/o in situazioni di vulnerabilità a causa della propria identità sessuale. Il servizio così strutturato è il primo nel suo genere in Friuli Venezia Giulia e in tutto il Nordest (come per tutte le comunità rifugio, resta il riserbo sulla località precisa, per ragioni di sicurezza).

A realizzare e gestire il progetto (presentato in conferenza stampa oggi, mercoledì 23 marzo nel foyer del Teatro Palamostre di Udine) Oikos onlus e Arcigay Friuli (riunite in un’associazione temporanea di scopo, Ats) grazie al finanziamento dell’Unar, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, finanziamento assegnato nell’ambito della selezione per «il potenziamento di Case di accoglienza per vittime di discriminazione o violenza fondata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere o che si trovino in condizioni di vulnerabilità». A sostenere Villa Carrà c’è inoltre una nutrita rete di associazioni: l’Fvg Pride, il Comitato per i diritti Civili delle Prostitute, Alfi Lune, Agedo Udine, Associazione Universitaria Iris e Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia.

«È questo un importante tassello del lavoro sul campo di Oikos e che si inserisce nel solco di un impegno da sempre teso a legare, connettere, accogliere, accudire, aver cura e valorizzare ogni singola persona non perché è diversa (diversa da chi? da cosa?), ma perché unica – ha evidenziato il presidente di Oikos onlus, Giovanni Tonutti –. Attraverso Villa Carrà diamo risposta a un fenomeno pressoché sconosciuto, ma assolutamente reale e diffuso, basti pensare che la prima casa rifugio per persone LGBTQIA+, aperta a Roma 2 anni fa, a fronte di appena 8 posti disponibili contava oltre 400 richieste in lista di attesa. Anche sul nostro territorio le istanze di aiuto sono numerose».

Una situazione resa ancor più grave dai periodi di confinamento scanditi dall’emergenza pandemica: «Durante il lockdown del 2020 – ha evidenziato a tal proposito, il presidente di Arcigay Friuli, Luca Vida – la nostra associazione si è scontrata con una triste realtà: “restare a casa” non era la cosa più sicura per molte della nostra comunità, anzi ha esacerbato le situazioni di violenza domestica, purtroppo però non c’era alcuna casa d’accoglienza a disposizione delle tante persone che ne avrebbero avuto bisogno. Ciò che per anni è stato un sogno in un cassetto da oggi ha finalmente delle mura e un tetto pronto ad accogliere persone di modo che possano recuperarsi, ritrovarsi e andare». I dati dello Sportello Chat Amica LGBTQI+ FVG, gestito da Arcigay Friuli, parlano chiaro: il servizio ha registrato un totale di 52 richieste nel corso di tutto il 2019, mentre nei soli mesi di marzo e aprile 2020 con il lockdown, le richieste sono state ben 21, di cui 19 riguardanti situazioni di violenza intrafamiliare.

A presentare in concreto l’articolazione della nuova struttura è stata la sua coordinatrice Sara Rosso: «Villa Carrà – ha spiegato – potrà ospitare fino a 12 persone in condizioni di difficoltà ed estrema vulnerabilità. Si tratta di un’accoglienza temporanea, perché obiettivi del progetto, come svela l’acronimo, sono il “recupero” e il “ritrovo” delle singole individualità, in un percorso che restituisca autonomia e indipendenza alle persone accolte, in modo tale che possano “andare”, cioè lasciare la casa rifugio in autonomia, potendo iniziare una nuova vita». Fondamentale a tale scopo l’équipe multidisciplinare insediata nella struttura che accompagnerà i singoli percorsi: «Villa Carrà mira ad essere una realtà articolata – ha proseguito Rosso – in grado di creare un ambiente sicuro e accogliente per garantire alle persone accolte protezione e assistenza immediata (alloggio, vitto e beni primari), ma anche integrata (sostegno legale, psicologico, educativo), fornita da un’equipe coordinata, multidisciplinare e competente, che collabora con i diversi enti e servizi socio-sanitari di riferimento. A comporre l’équipe sono persone che, accanto a solide competenze, hanno già maturato questo tipo di esperienza nell’ambito del volontariato, a testimonianza, ancora una volta, di come la società civile sia in grado di intercettare i problemi e immaginare soluzioni ancor prima delle istituzioni».

Non solo. Il progetto punta a favorire, con un approccio intersezionale, la promozione di un cambiamento sociale tale per cui, in futuro, servizi di questo genere non siano più necessari.

Nel corso della conferenza stampa è stata presentata anche la «Carta dei servizi» di Villa Carrà (che si allega) e il logo della realtà, proposta vincitrice nell’ambito di un progetto di educazione civica seguito da studenti e studentesse di 3ª e 4ª dell’ITG Marinoni di Udine.

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Filed Under: News Tagged With: accoglienza, LGBTQIA+, OIKOS onlus Udine, villa carrà

Inaugurato a Fagagna il nuovo “appartamento per l’autonomia”

Marzo 3, 2022

Tenere insieme l’accoglienza diffusa con la crescita del nostro Friuli, delle comunità che lo abitano e delle imprese che vi operano. E ancora, garantire un futuro possibile ai minori stranieri non accompagnati che al compimento del 18° anno d’età escono dal sistema dell’accoglienza. È questo il cuore della sperimentazione presentata oggi, giovedì 3 marzo, a Fagagna. Oikos onlus e il Comune di Fagagna hanno inaugurato infatti – alla presenza, fra gli altri, del presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin e dell’amministratore delegato di Snaidero Cucine Spa, Massimo Manelli – il nuovo «Appartamento per l’autonomia», autentico esempio di innovazione sociale dal basso. Il taglio del nastro è stato preceduto dalla presentazione del progetto.

Il progetto

Dal 2021, a Fagagna, Oikos onlus ha aperto Il mondo in casa, una comunità di accoglienza per minori stranieri non accompagnati provenienti da Pakistan, Bangladesh, Afghanistan e da altre aree di crisi del mondo. Da subito l’impegno di Oikos è stato orientato alla costruzione, per ogni ragazzo, di un progetto individualizzato teso a valorizzare, attraverso la formazione, competenze, abilità e inclinazioni, così da favorire l’inserimento lavorativo – e dunque l’autonomia – di ognuno. Al contempo si è guardato al territorio, tessendo legami con la comunità a partire dalle associazioni locali, tanto che numerosi ragazzi di Il mondo in casa hanno fatto attività di volontariato al loro interno. È attraverso questo fattivo dialogo che è emersa da parte di molte realtà produttive locali un forte fabbisogno di manodopera, parliamo di posti di lavoro che non trovavano copertura, restando vacanti e mettendo in difficoltà aziende grandi e piccole. Si è dato vita così a un virtuoso incrocio tra domanda e offerta di lavoro, tanto che numerosi neo maggiorenni della comunità di Oikos onlus hanno trovato impiego in ristoranti e bar, ma anche in una grande azienda, la Bouvard Italia, multinazionale che ha sede proprio a Fagagna.

Restava irrisolto il nodo dell’abitare, è così che il Comune di Fagagna ha dato, con lungimiranza, la disponibilità di un alloggio comunale, dove sette ragazzi potranno alloggiare – dividendosi i costi dell’affitto e delle utenze – mentre compiono l’ultimo tratto di strada che li condurrà alla piena e definitiva autonomia (soprattutto, conseguendo la patente di guida e trovare una soluzione abitativa diversa, ecc).

«Abbiamo ritenuto – osserva il sindaco di Fagagna, Daniele Chiarvesio – che trovare una soluzione abitativa per questi ragazzi, fosse la naturale prosecuzione del percorso di accoglienza avviato nel 2021. Si tratta di una scommessa per la nostra comunità, fare cioè un’accoglienza in cui i minori stranieri non accompagnati non sono solo una presenza temporanea, ma una risorsa stabile per il territorio. Ad esempio rispondendo a una fortissima carenza di manodopera delle nostre aziende che si trovano a vivere un momento delicatissimo. Si tratta quindi di accompagnare dei giovani in un percorso di cittadinanza piena, all’insegna dell’integrazione e del desiderio di essere parte attiva della comunità come hanno dimostrato in questi mesi. Riponiamo inoltre grande fiducia in Oikos, una realtà con cui lavoriamo da anni».

E proprio un’azienda del territorio ha preso a cuore questo progetto, la Snaidero Rino Spa di Majano tanto da donare la cucina del nuovo «Appartamento per l’Autonomia». «Ringrazio Oikos per l’opportunità che ci ha dato di essere qui oggi per inaugurare questa abitazione destinata all’accoglienza e all’autonomia di cittadini stranieri che hanno iniziato un percorso di integrazione nel nostro Paese – evidenzia l’amministratore delegato, Massimo Manelli –. Snaidero ha aderito con entusiasmo al progetto ESPoR sull’orientamento al lavoro e ha contribuito donando una cucina per l’appartamento che ospiterà giovani desiderosi di integrarsi ed essere accompagnati in un progressivo processo di inserimento nel mercato del lavoro. Mi auguro che questa cucina rappresenti un focolare domestico, che ricordi il calore di una vera famiglia e rappresenti un luogo caldo e accogliente in cui sentirsi sicuri e tutelati».

«Siamo particolarmente felici di aver raggiunto questo importante traguardo – evidenzia la responsabile dell’area accoglienza e inclusione di Oikos Onlus, Anna Paola Peratoner –, crediamo fermamente nell’importanza di sperimentare soluzioni nuove che uniscono lo sguardo “locale” sull’importanza del creare comunità e opportunità per tutti allo sguardo “globale” sull’importanza di sentirci uniti dal medesimo destino planetario. Attraverso questo modello di presa in carico vincono tutti: i nostri ragazzi che, pur se maggiorenni, hanno bisogno ancora di un piccolo supporto per raggiungere la vera autonomia; le aziende che possono contare su nuova manodopera e sul nostro accompagnamento; e la comunità, questi ragazzi infatti ne diventano parte integrante». «Fondamentale per questo percorso – osserva ancora Peratoner – è stata la cornice del progetto ESPoR (di cui è capofila l’Università Cattolica di Milano) grazie al quale abbiamo sperimentato proprio nelle comunità il bilancio di competenze per favorire un più efficace inserimento lavorativo. La successiva mediazione strutturata con le aziende e l’aver immaginato un “abitare possibile” ne sono state diretta conseguenza».

«Un grazie sincero e profondo – conclude Peratoner – va alle istituzioni che ci hanno sempre sostenuto, in particolare modo all’Amministrazione comunale di Fagagna che ha creduto nel progetto, alla generosità della Snaidero e alla disponibilità della Bouvard a scommettere sui nostri ragazzi. Siamo poi riconoscenti allo straordinario tessuto associativo di Fagagna e del collinare che, pur tra tutte le difficoltà della pandemia, ha saputo accogliere e coinvolgere i nostri ragazzi facendoli sentire parte di una comunità».

Il convegno

Come detto, prima del taglio del nastro, si è tenuta la presentazione ufficiale dell’esperienza. Sono intervenuti Anna Paola Peratoner e Ruben Cadau per Oikos onlus, l’assessora Martina Dreossi e il sindaco Daniele Chiarvesio per il Comune di Fagagna, Angela Maraldo della Bouvard Italia, Massimo Manelli, amministratore delegato di Snaidero Spa. Le conclusioni sono state affidate al presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin che ha evidenziato: «Questo è un esempio di comunità solidale: cittadini, associazioni, istituzioni, imprese hanno trovato la giusta collocazione, senza contrasti né sovrapposizioni. Ed è una novità alla quale anche il legislatore deve guardare». A raccontare la propria esperienza è stato, per tutti i ragazzi, il nostro Faruk.

Numerosi gli amministratori presenti, i consiglieri regionali Maria Grazia Santoro, Furio Honsell e Massimo Morettuzzo, nonché sindaci e assessori, tra cui – a rappresentarli idealmente tutti – il sindaco di Coseano e presidente dell’assemblea dei sindaci della Comunità collinare, David Asquini.

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Filed Under: News Tagged With: accoglienza, fagagna, minori stranieri non accompagnati

Contrasto alla radicalizzazione, iscrizioni aperte al corso per operatori ed educatori dell’accoglienza del FVG

Febbraio 21, 2022

Prosegue a pieno ritmo il Progetto Conta – COndivisione di Temi e strategie per il contrasto alla rAdicalizzazione – promosso da Oikos onlus e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito del Bando immigrazione 2021 (Intervento 7 «Contrasto al fenomeno della radicalizzazione in FVG»). 

Martedì 22 marzo alle 8.30, infatti, prende avvio il corso dedicato agli operatori ed educatori del sistema di accoglienza della Regione Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa – gratuita – si articola in sette lezioni che si terranno on line su apposita piattaforma web per un totale di 24 ore di corso.

Per iscriversi è necessario registrarsi sulla piattaforma www.schoolplus.it e, successivamente, comunicare l’avvenuta registrazione agli indirizzi: c.ambrosi@enaip.fvg.it e federica.riva@oikosonlus.net

Complessivamente i percorsi formativi previsti dal progetto sono sei, ognuno dedicato a uno specifico target.

L’obiettivo di Conta

Ideale prosecuzione del progetto Infra, Conta ha per obiettivo la prevenzione di possibili episodi di radicalizzazione.

Come? Attraverso iniziative di scambio, formazione e sensibilizzazione che saranno realizzate in contesti diversi tra loro, ma strettamente interconnessi. Si interverrà dunque nel settore della formazione per adulti, ma anche dell’istruzione, della formazione professionale, nonché socio-assistenziale e penitenziario. Una pluralità di ambiti che mira a promuovere una conoscenza attiva e interdisciplinare di un fenomeno articolato e complesso. 

Cosa prevede il piano didattico?

Parleremo di flussi migratori, dalle cause globali alle variabili locali che li determinano, accendendo i riflettori anche su esempi virtuosi di integrazione.

Affronteremo le relazioni tra radicalizzazione jihadista e cultura islamica, facendo luce sui percorsi di radicalizzazione di posizioni politiche e religiose, fino ad arrivare alla devianza. Non mancherà un focus sulla questione, in tale ambito, del rispetto dei diritti di genere. Cercheremo quindi di individuare quali indicatori possono aiutarci a riconoscere – e dunque prevenire – tali fenomeni. Ci baseremo naturalmente anche su modelli di radicalizzazione, sullo studio della storia del fenomeno e l’analisi antropologica dei movimenti settari.

Allargheremo poi lo sguardo a quali sono le politiche e i programmi di prevenzione e contrasto agli estremismi violenti rivelatisi efficaci altrove nel mondo.

Approfondiremo la conoscenza del diritto di asilo e la riforma dell’Accordo di Dublino, più in generale faremo una panoramica della normativa nazionale in materia di immigrazione e sicurezza.

Gli altri corsi in partenza

Per i tutor e gli operatori del sistema formazione professionale regionale (2 corsi) > data in via di definizione.

Per gli assistenti sociali dell’Uepe (Ufficio per l’Esecuzione penale esterna) > data in via di definizione.

Per iscriversi è necessario registrarsi sulla piattaforma www.schoolplus.it e, successivamente, comunicare l’avvenuta registrazione agli indirizzi: c.ambrosi@enaip.fvg.it e federica.riva@oikosonlus.net.

Per ulteriori informazioni scrivere a federica.riva@oikosonlus.net

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